Eretz Israel
Articolo di: December/2003
Al- Manar, la televisione dei terroristi, visibile anche in Europa
di Valentina Piattelli
Se possedete una parabola e frequentati i canali in chiaro, dovreste esservi imbattuti nel canale libanese Al-Manar, visibile sul satellite europeo Hotbird. Al-Manar è la televisione degli Hezbollah o Hizbullah che dir si voglia. Fino a qualche settimana fa, nel corso del mese di Ramadan, da poco concluso, quando gli ascolti sono massimi, questa televisione ha trasmesso uno sceneggiato antisemita intitolato “Diaspora”.
Cominciamo dall’inizio: Chi sono gli Hezbollah?
http://www.hizbollah.org/english/frames/index_eg.htm

Nella loro Homepage (ormai tutti hanno una Homepage, anche i gruppi terroristici) si legge questa definizione: “Hezbollah è un movimento di lotta islamico” e i scopre che il suo nome significa letteralmente “Partito di Dio”. Si tratta di un gruppo sciita, con sede in Siria e vicino all’Iran, che è ormai diventato la più grande forza politica, sociale, e militare, in Libano. Come non è purtroppo noto, il Libano è da anni sotto l’occupazione della Siria e se gli Hezbollah possono avere una tale influenza è solo perché sono benvoluti dal governo siriano.
Ripercorrendo la storia degli Hezbollah si apprende che sono stati responsabili di svariati rapimenti di civili occidentali negli anni ’80 in Libano, che hanno inventato il terrorismo suicida, che hanno dirottato svariati aerei, uccidendo alcuni passeggeri. Più recentemente, nel 1994, gli Hezbollah hanno rivendicato la responsabilità per l’attentato alla sede della Comunità Ebraica di Buenos Aires, dove furono uccise 95 persone ... Se non è un gruppo terroristico questo ...
Eppure c’è chi sostiene a spada tratta che non si tratta di terroristi. L’anno scorso Chirac si oppose alla richiesta di Bush di inserire Hezbollah nella lista delle organizzazioni terroristiche “perché hanno un programma sociale” (!) e invitò il capo di Hezbollah., Nasrallah, a partecipare al summit francofono organizzato a Beirut, dicendo che “Hezbollah è una componente importante della società libanese”. Sempre nel 2002 in Francia è stato dato l’Oscar per il giornalismo proprio alla televisione degli Hezbollah Al Manar. Vediamo che genere di televisione è questa.

Dal 1997 gli Hezbollah si sono dotati di una televisione. Anche questa ha un sito web, (http://www.manartv.com/) dal qual si legge la seguente descrizione:

“Un TV Libanese che mira a preservare gli ideali islamici e valorizzare il ruolo civilizzatore della comunità araba e islamica. Al-Manar è il primo ente arabo a mettere in atto una guerra psicologica efficace contro il nemico sionista. Le questioni politiche, culturali e sociali sono di speciale importanza per i programmi della stazione. Ma più importante di tutti è la lotta al nemico sionista.”

Proprio un programmino chiaro e diretto, a suo modo onesto!
Non pensate però di trovarvi di fronte a una noiosa televisione politicizzata, piena di proclami e discorsi monotoni. Al contrario, ci sono Quiz - assai simili anche nell’aspetto grafico ai Quiz che imperversano sulle nostre televisioni, solo che le conduttrici sono velate e le domande riguardano la “Filistin”, la cui mappa ricopre interamente lo stato di Israele (anzi “l’entità sionista”) -, ci sono spot pubblicitari degli Shahid (martiri) palestinesi, con tanto di foto dell’ultimo saltato in aria, le rivendicazioni dei terroristi suicidi, e poi ci sono i programmi di intrattenimento, soprattutto sceneggiati ...

Già l’anno scorso, sempre per Ramadan, la “Dreams TV” egiziana aveva “deliziato” i telespettatori di lingua araba con il suo sceneggiato antisemita “Il cavaliere senza cavallo”, che – quasi fosse un “X-File” arabo, cercava di sventare il famigerato “complotto ebraico per controllare il mondo”, di memoria nazi-fascista.
Quest’anno il testimone è passato ad Al-Manar che durante il Ramadan ha trasmesso una nuova “fiction”, apertamente antisemita, prodotta in Siria in trenta puntate e intitolata Al-Shatat ("La Diaspora"). Il contenuto dello sceneggiato è una fantasiosa e infame ricostruzione della storia del sionismo dal 1812 fino alla costituzione dello Stato di Israele. L’Istituto di ricerca sui media del Medio Oriente, il Memri, ha fornito la trama della prima puntata dello sceneggiato. Ve ne proponiamo alcuni estratti.

Come in “Guerre Stellari”, la proiezione del primo episodio è preceduta da alcune scritte introduttive:
“Duemila anni fa, i saggi degli ebrei costituirono un governo globale, avente per fine il governo del mondo, che si ispirava ai precetti del Talmud e che mirava a separare completamente gli ebrei da tutti gli altri popoli. [...]
All'inizio del 19° secolo il governo mondiale degli ebrei decise di intensificare le cospirazioni. Per questo si disintegrò al fine di creare un nuovo ordine segreto guidato da [Mayer] Amschel Rothschild”.

Subentrà la musica della “Hatikva” (la speranza), l'inno nazionale sionista e il testo termina con le fonti dichiarate dello sceneggiato:

"Il contenuto di questo programma si basa su più di 250 fonti storiche e documenti autentici ben noti, ebraici e sionistici, e non ha assolutamente niente a che fare con i 'Protocolli dei savi di Sion' [curioso! Si vede che sono troppo squalificati anche per loro! N.d.A.].
Fra le fonti, la Torah, il Talmud, le memorie di Theodor Herzl, l'antropologia ebraica, il Talmud Babilonese, [un libro intitolato] 'Religione di Sion', 'Lo stato ebraico' di Herzl, 'La storia del popolo di Israele, 'I primi israeliani, i nuovi israeliani', l'opuscolo religioso 'Lettera ai pagani', 'Il tesoro della legge talmudica' e 'Dibattito su Sion'."

Se non avete mai sentito nominare questi ultimi testi non vi preoccupate, non esistono.

Si legge poi nel resoconto del Memri il riassunto della prima puntata, che comincia con la morte, in una cantina, di Amschel, patriarca della famiglia Rothschild. Poco prima di morire chiede al figlio 'illegittimo' di andare a chiamare i suoi quattro fratelli. In sottofondo si sente questo racconto: "Uccidi i migliori fra i non ebrei, distruggi la loro religione, rovina la loro terra. Israele non sopravvivrà se sopravvivranno gli altri popoli, gli ebrei sono la progenie di Dio così come i figli sono la progenie del padre. E come l'uomo predomina [sugli animali inferiori], così gli ebrei sono superiori a tutti gli altri popoli del mondo, perché il seme degli stranieri è come il seme dell'asino. Il Messia liberatore non verrà finché i popoli non ebrei non saranno estinti e il dominio sarà nelle mani dei soli ebrei””.
Il “testamento” che Rothschild lascia ai figli prevede raccomandazioni del tipo “Dominate su di loro segretamente e pubblicamente, con la forza e la repressione, col tradimento e con l'inganno”, Rothschild illustra anche gli scopi del governo mondiale ebraico, di cui sarebbe a capo: “Dio ha insignito noi ebrei della missione di governare il mondo col denaro, la conoscenza, la politica, l'assassinio, il sesso, con ogni mezzo”. A questo punto Rothschild incarica ogni figlio di traviare una nazione europea. Nelle successive riunioni del fantomatico “governo mondiale ebreo” viene deciso di uccidere lo Zar di Russia. In una scena della prima puntata Herzl e Dreyfus si incontrano in un bordello in Francia, dove “una prostituta ebrea giace malata a letto” e chiede alla Maitress: "La prego, mi mandi solo clienti cristiani, non voglio che degli ebrei siano contagiati da me".

Insomma, un guazzabuglio della peggiore propaganda antisemita della tradzione europea, ma in salsa araba!
Il Memri sul suo sito ha messo a disposizione anche alcune scene del telefilm, forse neanche le più orribili.
http://www.memri.org/video/

Nello spezzone del Memri si vede l’uccisione del padre dell’amante di Theodor Herzl, proprietario di un bordello, per la “colpa” di aver sposato una non ebrea.

L’uomo, legato ad un tavolo, chiede “acqua acqua”, ma il rabbino distribuisce i compiti agli assassini:

“Tu gli terrai il naso chiuso”, “Tu gli aprirai la bocca con le tenaglie”, “Tu gli verserai il piombo nella bocca”, “Tu gli taglierai le orecchie”, “E tu lo accoltellerai prima che il piombo lo uccida”. E conclude: “Questa è una sacra corte talmudica; se qualcuno di voi non ottempererà alla sua missione, lo tratterò come questo criminale”.

Disgustoso, vero?. In un’altra puntata addirittura è stato rappresentato un “omicidio rituale” di un bambino cristiano allo scopo di prendergli il sangue ...

Sembra quasi incredibile che al giorno d’oggi vengano ancora diffuse simili calunnie. Eppure questo è lo sceneggiato che è stato visto per le feste di Ramadan in molte famiglie arabe, e non sarà percepito come un programma grottesco, ma come un programma storico che denuncia fatti reali. Ed è stato visto anche in Europa dato che Al-Manar viene trasmessa in tutto il continente europeo, oltre che nel Nord Africa e Medioriente. Attraverso accordi con televisioni locali, Al-Manar viene diffusa praticamente in tutto il mondo.

Sebbene in Europa nessuno abbia avuto niente da ridire su una simile propaganda dell’odio, altrove non è stato così. I primi a muoversi sono stati gli australiani, dove Al-Manar era visibile solo su abbonamento. Già a giugno il governo australiano aveva inserito gli Hezbollah fra le organizzazioni terroristiche e il mese scorso, dopo che l’Autorità australiana per le telecomunicazioni aveva lanciato un’inchiesta su Al-Manar per verificare se stesse violando le norme contro la propaganda dell’odio e le leggi anti-terrorismo (in particolare per la raccolta fondi per Hezbollah), la Television & Radio Broadcasting Services Australia (TARBS) ha deciso di bloccare la diffusione di Al-Manar in Australia. La scelta fatta da questa televisione che ripeteva il segnale di Al-Manar era necessaria per evitare la denuncia per aver diffuso programmi che incitano all’odio e aiutano il finanziamento di gruppi terroristici, pena per la quale è previsto addirittura l’ergastolo.
Subito dopo il Dipartimento di Stato americano ha inoltrato una protesta ufficiale al governo siriano e a quello libanese. L’ultima puntata andata in onda aveva raffigurato un “omicidio rituale”, cioè l’uccisione da parte di un rabbino di un bambino cristiano per togliergli il sangue. Il portavoce del Dipartimento di Stato, Adam Ereli, ha commentato: “E’ orribile e va condannato nel mondo più energico possibile. Un tale velenoso antisemitismo non deve avere alcun posto nel mondo civilizzato.”
A questo punto, subito dopo gli attentati alle sinagoghe di Instanbul, il ministro israeliano per la Diaspora, Natan Sharansky, ha chiesto anche ai ministri europei di bloccare le trasmissioni di Al-Manar, dicendo che “quando milioni di arabi e musulmani nel Medio Oriente e in Europa vengono preparati con questo tipo di propaganda dell’odio, non meraviglia che alcuni di loro attacchino e uccidano gli ebrei nelle sinagoghe durante lo Shabbat. L’antisemitismo uccide e chi non lo combatte attivamente è suo complice”.

Adesso lo sceneggiato è finito, ma Al-Manar continua con o sue “normali” programmi: elogio dei terroristi “martiri”, raccolta fondi per gruppi terroristici vari etc. Non vale la pena di fermarlo lo stesso?
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